"Lo stralisco" di Roberto Piumini, edito da Einaudi Ragazzi, è considerato un capolavoro della narrativa italiana.
Pubblicato per la prima volta nel 1987 e più volte ristampato, il libro affronta temi intensi quali la malattia e la morte, la natura e il mutamento, il potere salvifico dell'arte basata sull'osservazione e sull'ascolto.
Il racconto è ambientato nell'Anatolia orientale, in un paesaggio fatto di montagne pietrose e nude.
«Viveva nella città turca di Malatya un pittore di nome Sakumat, non giovane ma nemmeno anziano: aveva l'età in cui gli uomini saggi sanno stare in amicizia con se stessi, senza perdere quella degli altri.» |
(Roberto Piumini, Lo stralisco, incipit) |
La sua fama è tale che un giorno viene contattato dal potente burban Ganuan, della lontana terra di Nactumal, ridente altopiano di campi fioriti e boschetti di cedro.
L'uomo ha un compito importante da affidargli: dovrà abbellire tre stanze immacolate che si trovano al centro del suo palazzo.
Lì vive confinato, da più di cinque anni, il figlio Madurer, affetto da una grave malattia per la quale l'esposizione diretta a luce, sole, polvere, polline o aria gli sarebbe fatale.
Il ragazzino, che ha quasi 11 anni, nonostante la sua infelice situazione, è sereno, allegro e curioso. La sua indole gentile e affettuosa fa breccia nell'animo buono del pittore, che accetta l'incarico, pur consapevole che il lavoro sarà complesso e per nulla scontato.
Il romanzo si sviluppa con un ritmo lento, così come lentamente avviene la trasformazione delle stanze, e soprattutto la reciproca conoscenza tra Madurer e Sakumat.
"Lo stralisco" è la storia del loro incontro, della profonda amicizia che si instaurerà tra l'uomo e il bambino pagina dopo pagina.
Tra i due, la minaccia della morte che incombe e l'arte come occasione per comprendere appieno il ciclo della vita.
Presenza costante ma discreta quella di Ganuan, padre amorevole che sa mettersi da parte per consentire alla relazione tra il figlio e il pittore di maturare e portare i suoi frutti.
Il processo creativo che deriverà dal loro incontro, sarà per entrambi è un'occasione di crescita personale.
Per molto tempo le pareti resteranno bianche, e solo dopo un lungo confronto e interminabili ragionamenti, prenderanno incredibilmente vita.
Il mondo esterno entrerà all'improvviso all'interno, attraverso la raffigurazione di montagne, cielo, mare e un vastissimo prato, a rappresentare il più bel giardino che si possa concepire.
Lo spazio chiuso e limitato delle tre camere, entrerà in contrapposisizione con l'immaginazione sconfinata dei due.
Dall'intesa dei due protagonisti e da un'idea geniale di arte in divenire, prenderanno vita paesaggi incredibili, ricchi di particolari e storie da racconare.
Madurer stesso, che nel frattempo sta imparando a dipingere, (e che disegnerà le sconosciute spighe di stralisco, che illuminano la notte come lucciole), imparerà ad accettare la metamorfosi della natura come processo naturale e imprescindibile per qualsiasi essere vivente.
«[...] - Vuoi dire che i nostri paesaggi possono continuare? - Possono continuare, sì. E cambiare. Se noi vogliamo. - Cambiare come? Diventare più belli? - Sono già belli, Madurer. Ma possiamo andare avanti nella storia, aggiungere il resto della vita.» |
Madurer comprenderà appieno il senso di questa evoluzione, e quando giungerà il momento, sarà lui stesso a spiegare al padre, con naturalezza e serenità, che il ciclo della vita si sta completando.
«Il prato sente una stanchezza felice.» |
Ci piace perché...
È incredibilmente intenso. Con ritmo lento, ci conduce per mano attraverso una verità tanto dolorosa quanto inevitabile, regalandoci una consapevolezza naturale e serena del senso della vita.
Età di lettura consigliata
La casa editrice indica dai 9 anni, e sicuramente un bambino di quell'età è già in grado di elaborare l'argomento trattato.
Date però le molteplici sfaccettature da cogliere, l'intensità del tema e il ritmo lento con cui si sviluppa il romanzo, per quella fascia di età suggerirei una lettura condivisa, (magari in classe).
Alzerei leggermente l'età per una lettura autonoma maggiormente consapevole.
"Lo stralisco" è uno di quei casi di romanzo classificato "per ragazzi", ma adatto a tutti (adulti compresi), che ad ogni lettura e ad ogni età può suscitare molteplici spunti di riflessione.
Roberto Piumini
Nato a Edolo, in Valcamonica, nel 1947, è tra gli autori contemporanei più noti.
Insegnante, pedagogista, attore e conduttore di gruppi espressivi, ha scritto molti libri per bambini (e adulti), alcuni dei quali a quattro mani con colleghi, tra cui Bianca Pitzorno.
LO STRALISCO
Roberto Piumini
Roberto Piumini
Illustrazioni: Cecco Mariniello
Editore: Einaudi Ragazzi 2010
Pagine: 114
Età di lettura consigliata: dai 9 anni - per tutti
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