BASTANO CINQUE CILIEGIE di Vittoria Facchini

"Bastano cinque ciliegie", edito da Terre di Mezzo, è un albo poetico illustrato a tutta pagina da Vittoria Facchini, artista che ha ottenuto numerosi riconoscimenti tra cui il Premio Andersen 2006 come migliore illustratrice.
Le gioiose immagini che ci regala, fatte di tinte forti e pennellate espressive, ci avvicinano con naturalezza alla dimensione dei due giovani protagonisti, alla loro sconfinata fantasia e alla frenetica voglia di giocare.
Una mamma, un bambino, una bambina e un albero di ciliegie piantato dal papà che adesso non c'è più. La semplicità della situazione iniziale è disarmante!
"Bambini, guardate!
Le prime ciliegie dell'albero piantato da papà.
Cinque per te e cinque per te, eccole qua."
Una ripartizione equa e perfetta, quella che tutti i genitori con più di un figlio sanno di dover effettuare in modo preciso, per non scontentare nessuno.
Eppure la percezione del numero appare subito molto diversa ai due bambini.

"Mamma, ma solo queste?
Sai che ci faccio con cinque ciliegie?
Davvero poco..."

"Grazie mamma, così tante?
Sai che ci faccio con cinque ciliegie?
Un sacco di cose e più di un gioco!"

Chi ha detto cosa? Non ci è dato di saperlo. Fratello e sorella hanno lo stesso taglio di capelli e sono vestiti in egual modo. Li distinguiamo solo grazie al colore del nastro che hanno sulla fronte (turchese e rosso) e alle scarpe che indossano (sneakers lui e paperine lei). 
Cogliamo piuttosto uno sguardo di sfida tra fratelli infatti nelle pagine seguenti l'immaginazione dei due bambini si darà battaglia nell'inventare l'utilizzo più originale per i preziosi frutti.
Cinque ciliegie possono: essere mangiate, essere ammirate, diventare medicine per i malati o regalini per qualcuno di speciale, strumento per un giullare o prelibatezze da offrire alle amiche per il tè.
"Io... basta!
Non gioco più.
Son troppo poche,
continua tu."
Capiamo che al maschietto le ciliegie non bastano, ma la sorella gli offre generosamente le sue purché lui resti a giocare con lei. 
Il divertimento continua, e alla fantasia dei bambini vengono in soccorso le fiabeSono tanti i personaggi che spuntano qua e là: Biancaneve, Cappuccetto Rosso, Pippi Calzelunghe, Pinocchio, La Pimpa, Elmer l'elefantino (per citarne solo qualcuno).
I nastrini tra i capelli scivolano via, e distinguere i due diventa sempre più difficile. Per qualche pagina rimangono le scarpe, non più indossate ma gettate qua e là accanto a loro, poi perdiamo anche questo riferimento. 
Possibile che a rendere le ciliegie munizioni per i "super cannoni" e a immaginare medaglie per la divisa da generale sia lei? E che invece a farci un mazzolino di fiori (che si chiama bouquet) sia lui?
Poco importa. Ciò che davvero conta è la loro disarmante immaginazione, la vitalità che sprizza dai giochi che inventano, la capacità di divertirsi con poco, di trasformare delle semplicissime ciliegie in strumenti magici.
"Io ci faccio un bel rossetto..."
"Io ci faccio pappe buone e buone minestrine."
"E io ci invento nuovi modi per disegnare."
"Io le vendo: comprate, gente, comprate!
"Io le dipingo..."
"Io le uso come baci volanti..."
Non manca nulla in questo albo! 
Un pensiero brutto che fa paura, come quello della guerra che uccide anche i bambini. 
Un pensiero consolatorio, "No, non c'era nessuna guerra. Io per fare amicizia, le offro ai pettirossi." 
Un pensiero per il papà, "Io le lancio in alto, in altissimo, in cielo, fin là, così le può vedere, le può toccare, le può assaggiare anche papà." 
Un pensiero per la mamma, "Io... con la mia specialità cattura-sorriso faccio ridere la mamma e le illumino il viso." 
Un pensiero per il nonno, "Io le assemblo, le trasformo. Sono un inventore, come il nonno, un creatore." 
E tanti, tantissimi "pensieri belli"!
La mamma li chiama. È ora di andare!
"Uffa mamma! Proprio adesso?"
"Altri cinque minuti, per favore..."
Ci piace perché... 
È diretto, immediato, allegro, malinconico, coloratissimo. Le ciliegie sono "succose", ci viene voglia di mangiarle. E poi le ciliegie gialle e blu non le avevamo mai viste. Adesso corriamo a disegnarle anche noi!

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BASTANO CINQUE CILIEGIE
Vittoria Facchini
Editore: Terre di Mezzo 2019
Collana: Acchiappastorie
Pagine 56
Età di lettura: Dai 4 anni (lettura condivisa), Dai 6 anni (lettura autonoma)

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