A lui dobbiamo l'innamoramento per gli albi illustrati, una vera e propria forma d'arte, in cui immagini di assoluta qualità si fondono a parole essenziali e significative in una sorta di comunicazione immediata e incisiva, capace di emozionare in poche pagine.
Uto e Leo sono due grandi amici, che vivono e giocano in collina. Non hanno bisogno di molto per divertirsi: le loro giornate sono scandite da giochi all'aria aperta, in totale libertà, immersi in una natura incontaminata dove avremmo tanta voglia di trovarci anche noi.
Gli ingredienti della loro felicità sono la fantasia e due scatoloni.
Due scatole di cartone,
abbastanza grandi per starci dentro,
abbastanza grandi per nascondersi.
Uto e Leo le portano ogni giorno su,
sulla collina.
Inizia così, con estrema semplicità, questo bellissimo racconto che ci parla di gioia assoluta, grande divertimento e un'amicizia speciale, esclusiva, un "ritmo a due".
È tutto assolutamente fantastico, fino a un grigio lunedì in cui questo perfetto equilibrio viene rotto dall'arrivo di un terzo bambino.
Le poche parole utilizzate per descrivere il punto di vista di Samu, il nuovo arrivato, mi suscitano ogni volta molta tenerezza. Si percepisce che osservava gli altri due da tempo, ma che si fa avanti solo quando finalmente è in possesso anche lui di un cartone adeguato, e soprattutto nel momento in cui trova il coraggio di chiedere se può unirsi.
Le pagine successive sono eloquenti: testo e immagini si allineano magistralmente nel descrivere il disagio di Uto, la sua difficoltà ad accettare il cambiamento che si traduce in un immediato allontanamento fisico.
Come sempre, non tutti reagiamo allo stesso modo in una medesima circostanza, così mentre Leo si "apre" alla nuova conoscenza, Uto invece si sente "strano", in qualche modo destabilizzato.
Torna a casa arrabbiato e distrugge il suo scatolone. Ormai ha deciso: non salirà più sulla collina.
Nei giorni seguenti lo vediamo a casa, alla finestra, intento a disegnare. Leo e Samu ogni tanto passano a chiamarlo, ma lui non risponde. Fino a quando, un giorno, la grande curiosità per qualcosa di nuovo che gli vogliono mostrare i due amici è tale da spingerlo finalmente a uscire.
I tre bambini trascorrono il pomeriggio scorrazzando per la collina, mangiando biscotti e bevendo limonata. Insieme si divertono come matti.
A Uto piace Samu.
Samu è gentile.
Samu è divertente.
Samu è audace e coraggioso.
A Uto piace il tempo trascorso insieme,
la loro Samu-Leo-Utitudine.
Gli piace il loro ritmo a tre.
In fin dei conti, basta poco a un bambino per cambiare idea!
Soprattutto se ha la fortuna di avere un amico vero, che tiene a lui, non demorde e che lo conosce così bene da sapere cosa gli piace e come prenderlo.
La talentuosa Linda Sarah (scrittrice, cantante e pianista) e l'artista inglese Benji Davies (impegnato anche in animazione di video musicali) hanno ottenuto numerosi riconoscimenti. In Italia, "Sulla collina" ha vinto il Premio Andersen 2016, nella categoria 0-6, e il Premio Nati per Leggere.
Ci piace perché...
Parla di natura, libertà, giochi all'aria aperta, spensieratezza.
I sentimenti che prova Uto sono universali, limpidi e così riconoscibili! Alzi la mano chi, nella vita, non si è sentito almeno una volta come lui: deluso, scalzato da qualcuno di nuovo, meno unico di prima agli occhi di una persona speciale, costretto a condividere un amico, arrabbiato.
Questo racconto ci aiuta a elaborare concetti quali il cambiamento, l'amicizia, il confronto con gli altri, l'esclusione e la gelosia.
Trovi il libro anche su IBS.
SULLA COLLINA
Linda Sarah, Benji Davies
Traduzione: Anselmo Roveda
Editore: EDT - Giralangolo 2014
Pagine: 35
Età di lettura: Dai 5 anni (lettura condivisa), Dai 6 anni (lettura autonoma)
Linda Sarah, Benji Davies
Traduzione: Anselmo Roveda
Editore: EDT - Giralangolo 2014
Pagine: 35
Età di lettura: Dai 5 anni (lettura condivisa), Dai 6 anni (lettura autonoma)
Commenti
Posta un commento