SOPHIE SUI TETTI DI PARIGI di Katherine Rundell

                                      
"Sophie sui tetti di Parigi" di Katherine Rundell, edito da BUR, è un romanzo ricco di temi e spunti di riflessione che si legge tutto d'un fiato. 
Sophie è una ragazzina di tredici anni che approda a Parigi alla ricerca della propria mamma, dopo una vita alquanto singolare, cominciata con il naufragio del transatlantico Queen Mary. Ritrovata nella custodia di un violoncello sulle acque della Manica, la mattina del suo primo compleanno, la bambina cresce a Londra insieme a Charles Maxim, un eccentrico studioso inglese appassionato di libri, che l'ha tratta in salvo su una scialuppa e si è preso cura di lei. 
I servizi sociali sono scettici sull'opportunità per uno scapolo di allevare una bambina. 

"<<Ma è una bambina!E lei è un uomo!>>
<<Che spirito di osservazione formidabile>> disse Charles. <<Il suo oculista sarà orgoglioso di lei.>>
<<Ma come farà a occuparsi di una bambina?>>
Charles sembrava confuso. <<Le vorrò bene. E questo dovrebbe bastare, se le poesie che ho letto valgono qualcosa.>>
[...] 
Charles si portò la bambina sulle ginocchia, le diede la mela e cominciò a leggerle Sogno di una notte di mezza estate.
Forse non era il modo perfetto per cominciare una nuova vita, ma lasciava ben sperare."

Eppure Sophie con lui vive anni felici e spensierati, crescendo in modo stravagante ma genuino: con i capelli spettinati, abiti improbabili, mangiando pane e pesce in scatola e scrivendo sui muri, perché più parole ci sono in una casa, meglio si sta.
Katherine Rundell delinea due personaggi indimenticabili e con Charles, a mio avviso, crea un capolavoro. Impossibile non affezionarsi a quest'uomo brillante e ironico, dalla sensibilità fuori dal comune, che si accorge delle cose e che teme di capire i libri più di quanto non capisca le persone, perché con i libri è facile andare d'accordo
Ignorando convenzioni e stili di vita ritenuti socialmente accettabili, i due vivono liberi da regole e fuori dagli schemi. Pur sapendo che nessun essere umano lo è, Sophie considera il suo tutore perfetto
Charles le trasmette l'amore per i libri e la cultura - chi non studia vede solo la metà del mondo -, la avvicina alla musica, e soprattutto le ricorda in continuazione che non bisogna mai ignorare una possibilità. L'uomo è infatti l'unico a lasciarle un barlume di speranza riguardo alla sua convinzione che la mamma sia ancora viva. Sebbene l'abbia vista per l'ultima volta quando era ancora molto piccola, Sophie è convinta di ricordarne dettagli precisi: i capelli, i pantaloni che indossava, le gambe che battevano a ritmo della musica. Soprattutto ricorda di averla vista aggrappata a una porta in mezzo al canale, mentre si sbracciava chiedendo aiuto.
<<Confondi i ricordi con i tuoi desideri>> le dicono, d'altra parte gli adulti non credono a nulla, se non alle cose brutte e noiose. Charles al contrario l'appoggia e la incoraggia, invitandola a non perdere la capacità di credere alle cose straordinarie.
La decisione dei servizi sociali di rinchiudere la ragazza in un istituto, fornirà ai due il pretesto per andare finalmente alla ricerca della donna, seguendo l'unico indizio in loro possesso: la targhetta sulla custodia del violoncello in cui la bambina è stata trovata.
Inizia così un'avventura fuori dal comune, fatta di notti parigine - più silenziose di quelle londinesi - vissute sui tetti, in compagnia dei misteriosi ragazzi che normalmente li popolano. Una nuova prospettiva da cui guardare la vita, confrontandosi con gli altri e affrontando paure e incertezze all'inseguimento dei propri sogni, perché le mamme sono una cosa di cui vale la pena andare a caccia.

"Le mamme sono un posto dove far riposare il cuore. Un rifugio dove fermarsi a prendere fiato."

La prosa della Rundell è scorrevole e coinvolgente, ricca di dialoghi incisivi e pensieri da trascrivere. Il finale, forse un po' frettoloso, lascia il lettore con qualche domanda irrisolta, ma l'atmosfera in cui ci si immerge e i personaggi, anticonformisti e liberi, sono così speciali da rimanere incollati nella mente per giorni, una volta conclusa la lettura.

L'autrice
Katherine Rundell è una giovane scrittrice britannica (Kent, 1987), cresciuta tra l'Africa e l'Europa. Borsista di post-dottorato in letteratura inglese all’All Souls College di Oxford, ha esordito nel 2011 con il romanzo Capriole sotto il temporale, ispirato alla sua giovinezza in Zimbabwe. 
Comincia sempre la giornata facendo la ruota ed è convinta che leggere sia un po’ come fare la ruota: capovolge il mondo e lascia senza fiato. 
Per scrivere Sophie sui tetti di Parigi (Rizzoli 2016) ha tratto ispirazione dalle sue estati di lavoro a Parigi e dalle uscite notturne sui tetti dei college di Oxford.

Link di acquisto sulle piattaforme affiliate AMAZON e IBSOptando per questa scelta, non avrai alcun costo aggiuntivo, ma offrirai indirettamente un piccolo contributo al nostro lavoro. Grazie per il supporto! 😊

Katherine Rundell
Illustrazioni: Terry Fan
Traduzione: Mara Pace
Editore: BUR 2016
Collana: Best BUR
Pagine: 283
Età di lettura consigliata: dai 12 anni

Commenti