Jess ha un'innata passione per l'acqua. Solo quando nuota si sente davvero tranquilla e serena. La regolarità del respiro e il ritmo delle bracciate le consentono di non lasciar vagare la mente quando si sente inquieta, restituendole l'equilibrio necessario per affrontare ciò che la preoccupa.
"Nuotava sempre. Per lei era indispensabile. Fare a meno del nuoto sarebbe stato come annegare."
Così come Jess dipende dall'acqua per vivere, il nonno Pop, pittore di successo indifferente alla fama, ha bisogno di un pennello per dare forma ai fantasmi che gli tormentano l'animo. L'arte è per l'uomo il filtro attraverso cui elabora gli accadimenti della sua esistenza.
"Una volta, in un raro momento di debolezza, aveva ammesso che soltanto la pittura gli permetteva di conservare un discreto equilibrio mentale."
Ostinato e burbero con tutti, tanto sgradevole con il figlio da risultare antipatico, l'uomo mostra invece con la nipote un legame profondo ed esclusivo. La sintonia è palpabile e l'autore ne descrive il rapporto in pagine ricche di ironia in cui il botta e risposta è schietto e divertente. Legati da amore profondo e dalla comune sensibilità nel vivere le rispettive passioni, Jess e Pop affrontano con coraggio la sfida che li attende.
Tutto ha inizio con un tonfo in piscina. L'anziano uomo, che spesso assiste agli allenamenti della nipote, ha un malore e cade in acqua. L'infarto è la spia di una situazione clinica seria che richiederebbe cure specifiche in ospedale, ma Pop rifiuta categoricamente il ricovero ed esprime invece il desiderio di tornare nei luoghi della sua infanzia per completare un misterioso dipinto. Dopo aver cercato invano di fargli cambiare idea, i familiari cedono e lo accompagnano nel vecchio casolare di famiglia. Il luogo, ai pendii di una collina, è isolato e silenzioso: gli unici rumori che si odono sono i suoni del bosco circostante e il chiacchiericcio del fiume. La natura rigogliosa e indomabile irrompe nel romanzo, sfondo impassibile e perpetuo delle vicende umane.
"A pochi passi scorreva il fiume, incurante del giorno, della notte o di lei."
Inizia così una vacanza sui generis, in cui tutta la famiglia si stringe attorno all'anziano uomo e vive un tempo sospeso in cui i ricordi del passato si intrecciano con i misteri del presente.
Nei pressi del fiume, da cui si sente irresistibilmente attratta, Jess incontra infatti un impenetrabile ragazzo che compare e scompare senza preavviso e pare conoscerla intimamente. Sarà proprio lui a suggerirle di terminare il quadro per conto del nonno, che non ha più la forza di sostenere da solo il pennello <<Sarai tu le sue mani>>.
Paura e senso di responsabilità invadono il cuore di Jess e le pagine: è commovente osservare la ragazzina farsi forza e affrontare la malattia del nonno. Crescendo i ruoli si invertono e Jess, consapevole del legame privilegiato che la lega all'anziano, è determinata a prendersene cura sino alla fine.
"Jess lo aiutò e gli prese la mano. Era così magra adesso, non come un tempo. Ripensò di nuovo a quando era piccola e le mani del nonno la sostenevano, dandole un'impressione di sicurezza. Adesso quelle stesse mani prendevano forza dalle sue."
Da parte sua Pop sprona la ragazza a essere una combattente, prendendo la vita come viene e mettendoci tutta se stessa. La sua stessa condotta è un esempio e un invito a concentrarsi sul presente, giorno per giorno, accettando gli inevitabili cambiamenti senza pensare al passato o al futuro.
"Il passato e il futuro sono solo due ladri che rubano al presente senza dare nulla in cambio."
Stimolata dal nonno e dal misterioso ragazzo, Jess deciderà così di affrontare il fiume, lanciandosi nella sfida più impegnativa della sua vita. Una sfida 'fisica' che diventa anche percorso interiore perché guardare il fiume, da dove nasce sino all'oceano, è come osservare un'intera esistenza.
"Qualsiasi cosa accada al fiume durante il suo viaggio, farà sempre una bella fine."
Ci piace perché...
E' un intenso romanzo di crescita e formazione capace di cogliere la vita nella sua essenza, perpetuo fluire di istanti, gioie e dolori.
Racconta il legame nonno-nipote in modo divertente, ironico e commovente.
Descrive la bellezza e la forza della natura, appiglio nei momenti difficili e metafora stessa dell'esistenza umana.
Ricorda l'importanza di non dimenticare il passato eppur di vivere nel presente, unico tempo che ci appartenga davvero.
David Almond, che ne ha scritto la prefazione, dice: "Un libro coraggioso, affascinante e scritto magistralmente, che indaga i misteri della vita, dell'amore e della morte."
L'AUTORE
Tim Bowler è un prolifico autore britannico di libri per ragazzi. Insegnante e traduttore , ha poi deciso di dedicarsi alla scrittura a tempo pieno. I suoi libri sono spesso stati descritti come intriganti thriller psicologici e filosofici, ricchi di mistero e avventura. Bowler ha vinto svariati premi nella sua carriera e per Il ragazzo del fiume è stato insignito della Carnegie Medal nel 1998, con la seguente motivazione: "Il ragazzo del fiume ha tutte le caratteristiche dei grandi classici...
alla fine del libro non sei più la stessa persona". Nel 2021 ha ottenuto anche il Premio Andersen "per un'opera intensa e commovente, profonda e affascinante. Per aver messo al centro della narrazione, in modo autentico e nuovo, il tema del rapporto fra le generazioni. Per un'ineffabile aura di mistero e di sfida che circola fra le pagine."
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IL RAGAZZO DEL FIUME
Tim Bowler
Illustrazione copertina: Tom Clohosy Cole
Edizioni: Mondadori 2020
Collana: Contemporanea
Pagine: 180, rilegato
Età di lettura consigliata: dai 10 anni
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