UN MARE DI TRISTEZZA di Anna Iudica, Chiara Vignocchi e Silvia Borando

"Un mare di tristezza" di Anna Iudica, Chiara Vignocchi e Silvia Borando, edito da Minibombo, è u
n albo per i più piccoli dalla semplicità disarmante, eppure estremamente efficace ed emotivamente impattante.
Un esempio di come concetti importanti possano essere trasmessi in modo divertente ai più piccoli. 
Quanto conta la prospettiva da cui osserviamo il mondo e ciò che accade intorno a noi? 
Tantissimo, anzi, si può dire che sia decisamente determinante.
Un pesciolino blu, triste e sconsolato, decide di concedersi una bella nuotata per tirarsi su il morale, ma il mare sembra popolato da altri animali acquatici tristi almeno quanto lui. Per il piccolo lettore è l'occasione di conoscere tanti abitanti marini: meduse, sardine, calamari, pesci palla, sogliole, triglie, rombi, naselli e pesci pagliaccio.
Purtroppo ognuno di loro appare di cattivo umore, proprio come il pesciolino blu. 
Quanta tristezza può esserci al mondo, e quanti sono i termini con cui può essere definita? Si può essere: affranti, giù di corda, mesti, abbattuti, afflitti, abbacchiati, desolati, mogi, senza speranza, desolati.
Ma non sempre le cose sono come sembrano.
 
Sarà l'incontro con una tartaruga, "stranamente capovolta" a ribaltare - nel vero senso della parola - la situazione e a mostrare al lettore che è sufficiente cambiare prospettiva (e cioè leggere il libro capovolgendolo) perché la realtà cambi totalmente. 
Ecco così che sarà automatico 
riprendere il libro dall'inizio e rileggerlo da una nuova prospettiva, osservando i personaggi e la storia con occhi diversi e ritrovandosi catapultati in un mondo opposto a quello di prima, in cui tutti gli abitanti sono assolutamente FELICI!
Considerazioni personalissime.
Un libro semplice dall'impatto emotivo forte. Io sono rimasta molto colpita dalla reazione che ha avuto mia figlia leggendolo. In genere, quando giudico un libro, sono consapevole di farlo con l'occhio di un'adulta, per cui cerco sempre un riscontro con i lettori a cui il libro effettivamente si rivolge. Durante le letture organizzate da NATI PER LEGGERE mi ero già resa conto di quanto questo albo fosse apprezzato dai suoi destinatari. Ai bimbi verrebbe spontaneo rileggerlo tutto al contrario anche senza l'invito esplicito della tartaruga, perché il loro animo aperto e curioso è naturalmente predisposto ad approfondire con attenzione ciò che desta in loro stupore e curiosità, come in questo caso il comprendere che un cambio di prospettiva può modificare le cose così come le abbiamo considerate sino a quel momento. Ma mia figlia ha quasi dieci anni ed è alle prese con romanzi piuttosto impegnativi, per cui la sua grande ammirazione per questo albo, mi ha stupita e inorgoglita al tempo stesso. Lo ha sfogliato più e più volte definendolo: "uno degli albi più belli e geniali che abbiamo", orgogliosissima che faccia parte della nostra libreria.

Ci piace perché:
Le illustrazioni sono semplici e immediate e arrivano "dirette al punto", senza inutili elementi di distrazione (a volte si ricercano erroneamente libri ricchi di immagini, elementi, colori e storie farcite di accadimenti mentre la comunicazione davvero efficace è quella più essenziale e incisiva).
È un libro capace di far sorridere e riflettere con una semplicità disarmante. 
Offre ai piccoli lettori l'occasione per ampliare le proprie conoscenze e il proprio vocabolario imparando tanti termini nuovi e divertendosi.
Il fatto che arrivati al termine, lo si rilegga dall'inizio ma tenendolo al contrario, lo trasforma di fatto da semplice libro a "gioco" a tutti gli effetti. 

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UN MARE DI TRISTEZZA
Anna Iudica, Chiara Vignocchi, Silvia Borando
Editore: Minibombo, 2016
Pagine: 32
Età di lettura consigliata: dai 3 anni

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