IL VALORE AGGIUNTO DELLA LETTURA PRECOCE IN FAMIGLIA

Quando ho seguito il corso per lettrice volontaria Nati per Leggere (NpL), una delle cose che mi ha colpito maggiormente è stata scoprire che in America e in alcuni paesi europei i bilanci di crescita dal pediatra prevedessero l'utilizzo dei libri come strumento di valutazione delle tappe di sviluppo del bambino.
 

L'idea di studiare la lettura precoce in famiglia tra le buone pratiche efficaci sulla crescita, dal punto di vista dei suoi meccanismi e degli effetti sui più piccoli è infatti nata negli ambulatori dei pediatri statunitensi negli anni '90.

Le ricerche scientifiche hanno dimostrato come la lettura precoce in famiglia sia a tutti gli effetti da considerarsi non solo un gesto romantico ed estetico, bensì una componente fondamentale della salute del bambino, con importanti ricadute sul suo sviluppo cognitivo, emotivo e relazionale.
 
L'Italia è stato uno dei primi paesi, nel 1999, a sviluppare un proprio programma di promozione della lettura in età prescolare. Grazie infatti a NpL (sviluppato in collaborazione con l'Associazione Culturale Pediatri, l'Associazione Italiana Biblioteche e il Centro per la Salute del Bambino), molti genitori oggi sono consapevoli che leggere ad alta voce ai bambini sin dalle primissime settimane di vita rappresenti una buona pratica che ne sviluppa le abilità linguistiche future e in generale contribuisce al raggiungimento di uno stato di benessere psico-fisico.

Rimane comunque fondamentale continuare a informare i futuri e i neo genitori e spiegare bene perché questa buona abitudine sia tanto importante.

Numerosi studi scientifici attestano infatti come gli stimoli ricevuti nei primi cinque anni di vita del bambino siano fondamentali nella creazione della rete neurale e nello sviluppo del cervello

Addirittura i primi tre anni sono quelli in cui si creano più collegamenti tra le cellule cerebrali (è così che il corpo umano costruisce tutte le diverse capacità del bambino, quali muoversi, ascoltare, comprendere, parlare, pianificare e compiere azioni), mentre i primi due risultano fondamentali per lo sviluppo del linguaggio.

Per esempio c'è una stretta correlazione tra il numero di parole che i bambini ascoltano e il numero di quelle che imparano, in pratica, più ne ascoltano più ne imparano. Ecco perché lo sviluppo del linguaggio, oltre che da capacità innate, dipende fortemente dall'ambiente familiare, dall'autostima (che si crea attraverso una relazione amorevole) e dall'esposizione ai libri. 
 
In particolare l'abitudine quotidiana della lettura in famiglia in età prescolare, cioè tra la nascita e l'avvio alla socializzazione, può offrire al piccolo la probabilità di diventare da adulto un "lettore forte", mettendolo al riparo dal dilagante fenomeno dell'analfabetismo funzionale, nuova forma di analfabetismo che è andata a sostituirsi all'analfabetismo strutturale e che colpisce un terzo della nostra società ed è in costante aumento.

Si tratta di una mancanza di literacy, cioè di quelle competenze basilari che impediscono la comprensione di un testo anche banale con ricadute gravi nel quotidiano, quali l'incapacità di decifrare un bugiardino, un'informativa, un modulo di iscrizione, (Rif. bibliografici per chi volesse approfondire, Capire le parole e La cultura degli italiani di Tullio De Mauro). 

Ecco perché dedicare quotidianamente del tempo per leggere assieme ai nostri figli è un vero e proprio dono che possiamo fare loro. La loro salute e il loro sviluppo non dipendono solo dal patrimonio genetico e dal buon andamento della gravidanza e del parto, ma anche dagli stimoli che siamo in grado di offrire, con amore e con costanza.

L'ambiente in cui è immerso nei primi anni di vita e le relazioni con le figure adulte di riferimento sono fondamentali al bambino per lo sviluppo delle sue competenze, per il riconoscimento e il controllo delle emozioni e per il rapporto futuro con se stesso e con il mondo.

Attraverso il libro quindi, il bimbo può sviluppare:
  • lo sviluppo motorio fine (capacità di manipolazione)
  • interazione socio/emotiva (attenzione condivisa e relazione affettiva)
  • competenze cognitive (attenzione, immaginazione, memoria)
  • linguaggio espressivo e recettivo (vocabolario e comprensione delle parole)

La lettura in famiglia offre inoltre l'occasione per trascorrere un tempo di qualità tra genitori e bambini, favorendo una relazione ricca in termini affettivi, in cui si impara a conoscersi e a fidarsi l'uno dell'altro. Il bambino riceve cure e attenzioni amorevoli e ha l'occasione di assimilare e fare proprio un modello di comportamento e di relazione. Nell'adulto si rafforzano le competenze genitoriali e la fiducia in se stessi.

Per scrivere questo articolo mi sono avvalsa di questa pubblicazione:

Per approfondimenti sull'argomento:
- Centro per la Salute del Bambino: Genitori e famiglie - La nostra voce
- Un articolo (in inglese) sull'importanza dei primi 5 anni di vita del bambino a cura dell'associazione Child Care PartnershipFirst years matter


  

Commenti

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